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ASOLA - Fiera dei morti
 Il Comune “getta la spugna” all’indomani dei recenti decreti ministeriali
ASOlA rESTAQSENZA FiErA
uest’anno ad Asola non ci sarà la tradizionale Fiera
dei Morti.
Lo annuncia l’Amministrazione comunale con un laconico comunicato stampa.
“L’uscita, nei giorni scorsi, del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, con ulteriori limitazioni anti contagio, blocca la programmazione della tradizionale Fiera dei Morti di Asola. La difficoltà di garantire l’organizzazione nel rispetto delle nuove regole, ancora più stringenti in merito agli assembramenti, e l’aumento dei contagi mettono la parola fine alla programmazione, già delineata, della popolare fiera novembrina. Con rammarico l’Amministrazione comunale rinuncia alla manifestazione, cosciente della difficoltà contingenti”.
Quella asolana è una festa unica in grado di unire sacro e profano come nessun’altra festa in provincia di
Mantova.
Le origini della manifestazione sembrano risalire addirittura al 1192, quando il Vicario Imperiale, detto “Ortobello”, concesse ad Asola di tenere un “mercato di vettovaglie” proprio nei primi giorni del mese di novembre. L’abbinamento è infatti abbastanza singolare, tuttavia lo spirito che anima gli asolani è di ricordare in modogioiosoipropriparenti. Oltre alle celebrazioni sacre, concentrate nelle giornate dell’1 e 2 novembre, nel
centro del paese si svolge ognianno(finoaquest’anno) un gran mercato ricco di prodotti tipici e di artigianato locale. Per le strade affollate è stato possibile essere accompagnati in degustazioni di vini e sapori mantovani e trascorrere una giornata un po’ malinconica in un modo davvero diverso. Molti gli eventi culturali che l’Amministrazione comunale ha da sempre abbinato alla manifestazione. Se ne riparlerà, forse, il prossimo anno.
  SPORT
Nuovo parquet al Palasport
Èterminata nei giorni scorsi la posa del nuovo parquet nel Palazzetto del Centro Sportivo “Schiantarelli” di Asola
Si sta inoltre procedendo alla sistemazione e al rinnovamento dei bagni all’ingresso, per utenti e visitatori, e all’adeguamento dell’infermeria, che potrà essere usata anche per i controlli antidoping. Covid permettendo, l’impianto potrà quindi presto tornare idoneo ad ospitare eventi sportivi di carattere agonistico.
    LA MOSTRA
“Indagando le sottili trame” al Museo Civico
Inaugura domenica 25 ottobre alle ore 16.30 la mostra “Indagando le sottili trame” con opere di Domenico Gentile allestita al Museo civico “G.Bellini” di Asola. Domenico Gentile nasce a Salerno nel 1933. Della sua terra manterrà l’accento, l’amore per la luce e il colore, la vocazione a sdrammatizzare gli accadimenti e il fatalismo... Per il resto sceglierà Asola per viverci, per lavorarci come medico, per radicarsi come uomo e come artista. Negli anni ’60 a Mantova si creò una temperie culturale di spicco, animata da personalità eccellenti quali Francesco Bartoli, Gino Baratta, Mario e Umberto Artioli, Renzo Margonari, presenze stimolanti che si aggiungevano alle frequentazioni giovanili di
Alfonso Gatto e Filiberto Menna, a completare una formazione culturale di ampio respiro, ad acuire una sensibilità ormai votata alla ricerca pittorica.
Così, dai paesaggi materici e coloratissimi degli Anni 60, Gentile approderà ad una sorta di disgregazione della rappresentazione, a favore di geometrie pressochè astratte, aventi come tema fabbriche, cantieri, depositi di gusto palesemente sironiano. Una poetica in costante equilibrio tra realismo e astrazione, che si protrarrà sino agli Anni 80, quando l’artista inizierà un nuovo ciclo più giocoso, ironico, concettuale, basato sull’iterazione di oggetti d’uso comune (bulloni, libri, scatole, monete, sigarette, coni gelati, funghi, rottami) a rappresentare un genere umano variopinto, formato da individui solo apparentemente uguali, in realtà diversificati daaccostamenticromaticimairipetitivi.NegliAnni90poi, la componente ludica si fa manifesta e gli oggetti/soggetti dei dipinti appaiono stregati e irrequieti, come nella “danza delle cose” di Fortunato Depero, ma sono gli stessi fumaioli delle fabbriche, i libri, le lattine, i fogli arrotolati, le stelle comete, le girandole, le spirali, i bottoni... gli stessi elementi degliesordi,accarezzatiperòdaunadiversaconsapevolezza rappresentativa, in ossequio a Picasso, Severini, Braque ma anche,perchéno?,allagenialevervediJacovitti.Negliultimi anni poi, entrando (non senza rimpianti) nel terzo Millennio, gli oggetti/personaggi di Gentile si liberano dall’abbraccio della massa multiforme, a cercare uno spazio più autonomo, un linguaggio più intimo, una vibrazione interiore. Le tessere del suo gigantesco puzzle paiono ribellarsi alla costrizione dell’incastro, rivendicando una propria autonomia espressiva. Ne deriva un’atmosfera a forte connotazione onirica, popolata da figure che agiscono in teatrini di carta della memoria. Nulla sembra essere mutato rispetto agli esordi, eppure tutto è diverso in questa rivoluzione misurata e senza strappi, condotta con coerenza ed equilibrio, profonda e leggera, seria come serio è il gioco... al pari di un lavoro.
Previsti anche due eventi: il 21 novembre alle ore 21”Cioccolata&Poesia” con Rosalba Le Favia, Ana Kramar e Luigi Mutti, mentre il 20 dicembre alle ore 18 ci sarà “Aperitivo Jazz” con Rita Gelmetti e Joe Meneghini.
   OSPEDALE
Azzolini nuovo primario di Radiologia
Subentra alla guida di Radiologia e Diagnostica per Immagini dei presidi di Asola
e Bozzolo, Diana Azzolini, 61 anni. Dal primo ottobre la professionista ha preso il posto di
Carlo Martinelli, che va in pensione.
Laureata in medicina e chirurgia nel 1983, si specializza in Radiodiagnostica e Scienze delle immagini nel 1997. Dallo stesso anno, a tutt’oggi lavora al Carlo Poma.
Insegna per quasi dieci anni al corso di laurea di tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia a Mantova. Partecipa come relatrice a numerosi convegni e partecipa a gruppi di lavoro per il miglioramento delle pratiche e delle procedure. Contribuisce alla stesura di 14 pubblicazioni scientifiche. I Servizi di Radiologia di Asola e Bozzolo garantiscono la attività di diagnostica radiologica per l’area territoriale di riferimento e per i reparti delle strutture ospedaliere. Vengono effettuate tutte le principali prestazioni di Diagnostica Convenzionale, Ecografie, Tomografia Computerizzata (TAC), Prelievi citologici ecoguidati delle parti molli, Mammografie cliniche e di Screening mammografico.
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