AIMI E… RICHETTI? CONSULENZE PER UN MILIONE DI EURO. COSI FAN TUTTI? noi NON SIAMO D’ACCORDO E LA STORIA DEI MANGIONI IN REGIONE? ALLUCINANTE! SPESE PAZZE E CONSULENZE AFFONDANO IL BARCONE…
Predicano bene, ma anche loro razzolano piuttosto male, se consideriamo che in 5 anni (2007-2012), come vice presidente e presidente del Consiglio regionale hanno fatto staccare “paghette” per un milione di euro, a favore di professionisti (e non vi diciamo degli incarichi complessivi della regione, astronomici!). In questi casi (Richetti e Aimi) non vi sono – sia ben chiaro – indagini. Comunque si evince che tutti sperperano. Sono c…. amari per tutti i capigruppo (si ipotizza il peculato per 9- Monari, del PD si è già dimesso da capogruppo), sotto il mirino della finanza, ma ai poveri elettori non vanno bene neanche queste spese pazze. Venezia, Amalfi. Non si va per il partito, lo dice la legge. Se guardiamo ai destinatari scopriamo, senza essere dei commissari, Maigret, che le consulenze sono andate pure a colleghi: Massimiliano Morini, del Pd., di Maranello, assessore al bilancio, Rinaldi e Gidari, che già guadagnano bene in Provincia e a Castelfranco Emilia. Il sito della Regione ci dà la notizia per la quale è lecito discutere sull’opportunità o meno di tirare fuori tanti soldi. Gli interessati, Richetti, il renziano (che piace ai giovani Pd), e il capellone Aimi, che dicono? Richetti se la ride. Ha già tanto da fare a Roma. Aimi, invece, dice che non c’è niente di strano. Troppo comodo. Siamo noi che paghiamo! Facesse Aimi anche una cura dimagrante per le consulenze! Ritorniamo a Bologna, in Regione. I mangioni hanno cenato e pranzata bene: in un anno e mezzo il Pdl ha speso 220 mila euro, che tradotti in lire fanno quasi 440 milioni del vecchio conio. Dal mio amico Sabbioni, con questa cifra, si potrebbero consumare 22 mila pasti a mezzogiorno, a prezzo fisso, per un primo, un secondo, acqua minerale e caffè. Invece si tratta di 12 consiglieri! Il Pd 145 mila euro, con 24 consiglieri; la Lega 53 mila, con 4, il Movimento 5 stelle 18 mila, con 2; l’Udc 6.500, con uno. Per gli alberghi il Pd ha speso 17 mila euro, il Pdl 2 mila, il Movimento 5 stelle 1.100 euro, l’Udc 1.700. Sui conti dei modenesi c’è una replica. Aimi e Richetti hanno pagato un milione di euro, mezzo a testa. Rinaldi avrebbe lavorato effettivamente sulle delibere, sull’ambiente e il terriorio. A orario flessibile. Molto flessibile. Gidari ha lavorato sulle unioni dei Comuni, tutta la mattina, facendo anche da ufficio stampa. Morini è stato affiancato a Richetti (iter delle delibere. Andava abitualmente in Regione, dove aveva una postazione. Avvertiamo anche che il popolino sarà estremamente sollevato e felice quanto tutti i gruppi consigliari regionali non riceveranno più soldi, perché abbiamo visto tutti cosa si facevano rimborsare: anche regali di gioielli, cene a 2 per 400 euro. i regali di Natale, (il Pd 8 mila euro), penne da 500 euro, aceto balsamico, panettoni, zamponi, spumanti e agendine. rimborsi chilometri pazzeschi (il Pdl 227 mila euro, il Pd 85 mila, in 19 mesi) persino viaggi a Venezia con 2 pernottamenti a 1100 euro, 30 mila euro di ristoranti per il capogruppo Pd Marco Monari (che non è più capogruppo, ruolo da cui si è dimesso, ma tiene bene incollata al sedere la poltrona di consigliere, anche se per stress è stato fermato da un medico! Paura, eh?.Bel furfante questo rappresentante del PD. E non è poca cosa il tetto massimo di 96 mila euro per la carta di credito. Non servono smentite. Aspettiamo il responso definitivo della Guardia di Finanza, che ha dovuto accertare e verificare ben 35 mila fatture e ricevute fiscali. Vi date da fare, per questi grandi numeri milionari, signori capigruppo, signori consiglieri. Badate che Pantalone vi guarda. Vi ha fatto e vi può anche disfare: alle urne. E Dio sa quanto vi vorrebbe dimezzare, numericamente. Perché siete tanti, da far schifo! Lo dice anche la deputata Manuela Ghizzoni: – A Roma mai speso cifre simili. Il paese chiede sobrietà! Errani nelle interviste consiglia di non fare di ogni erba un fascio e di non mettere nel frullatore i consiglieri, ma dice anche che aspetta le conclusioni della magistratura e che se qualcuno ha sbagliato pagherà. Lucia Bursi, neo segretario provinciale del Pd, ammette “spese folli ed episodi spiacevoli” .