A Milano il pacemaker wireless
Al Centro Cardiologico Monzino (sarà il primo ospedale in Italia) sarà impiantato con intervento mininvasivo e meno rischio di complicanze questo nuovo tipo di pacemaker: una mini batteria (senza fili) nel cuore impiantata con un intervento mininvasivo e meno a rischio di complicanze. Niente più tasche sottocutanee o nel pettorale per regolare il ritmo, con un intervento senza suture e un minor rischio di infezioni. Questo pacemaker al momento è in grado però di agire solo su di una camera cardiaca. Il dispositivo è dieci volte più piccolo degli attuali pacemaker, si aggancia alla camera ventricolare tramite una sonda inserita dalla vena femorale nell’inguine. L’intevento è di soli 28 minuti in media, la metà rispetto all’intervento di posizionamento tradizionale; accorciando così i tempi di recupero post-operatorio perché non si deve attendere una cicatrizzazione dei tagli chirurgici. Si allunga la durata della batteria: 8-17 anni. Gli attuali pacemaker, invece, devono essere ricaricati ogni 5-7 anni. Da gennaio i primi interventi, su un numero limitato di pazienti.