MODENA: DAL 20 AL 22 MAGGIO TORNA IL FESTIVAL “PLAY”
(Modena, 14/05/2022) – Il mercato dei giochi da tavolo nel nostro Paese ha un valore stimato di 100 milioni di euro (*1) ed è in continua ascesa con una proposta di 800 nuovi titoli l’anno, sintomo di grande vivacità di un settore al quale la città di Modena da oltre un decennio dedica l’intero quartiere fieristico, Play – Festival del Gioco (www.play-modena.it), che torna dal 20 al 22 maggio a ModenaFiere: circa 18mila metri quadrati di padiglioni, ai quali si somma l’area esterna coperta per circa 5mila metri quadrati da tensostrutture, più di 150 espositori, cento associazioni coinvolte, una cinquantina di ospiti tra cui star internazionali del gioco da tavolo, 2.500 tavoli pronti per giocare, 7.000 sedie, migliaia di titoli tra grandi classici, ultime novità e anteprime mondiali, incontri e convegni sul ruolo fondamentale del gioco nella nostra vita.
Organizzato da ModenaFiere in collaborazione con Ludo Labo e il supporto di Club TreEmme, La Tana dei Goblin, La Gilda del Grifone e altre decine di associazioni ludiche italiane, Play si svolge nel quartiere fieristico della città emiliana: una full immersion con decine di opportunità per divertirsi, stare insieme in sicurezza, scoprire nuove proposte e conoscere quanto il gioco costituisca, prima di tutto, un momento di socialità ed espressione creativa, utile anche per comprendere meglio il mondo che ci circonda, a partire dalla scienza e dalla storia.
Il festival si avvale del patrocinio del Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna, Università di Modena e Reggio Emilia, Azienda USL di Modena. Play è inoltre partner del Festivaldeigiovani® che si è recentemente svolto a Gaeta e sarà in fiera presso lo stand della Città di Gaeta per presentare la prossima edizione e il nuovo App game “Gaeta: The Great Adventure”.
La manifestazione, che si inserisce nel calendario dei festival cittadini, contribuendo quindi all’attrattività del territorio, rientra nel percorso di “Modena città creativa Unesco per le media arts”. Grazie agli elementi di innovazione culturale espressi dal gioco, infatti, anche l’ambito ludico si qualifica come un’attività che rafforza il ruolo della creatività nello sviluppo socio-economico della città, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Gli investimenti nel “gioco”, dunque, sono anche investimenti in cultura, e attraverso Play si favorisce perciò la connessione tra i diversi soggetti culturali (e formativi) che caratterizzano il progetto modenese legato alle media arts.
Il festival è una manifestazione corale, in cui gli organizzatori vogliono lavorare a fianco delle realtà istituzionali e culturali del territorio: “Ogni anno cerchiamo di ampliare il lavoro di coinvolgimento della città – sottolinea Marco Momoli, direttore generale di ModenaFiere – e questa edizione è particolarmente significativa perché possiamo finalmente tornare con un’offerta a pieno regime dopo il periodo pandemico. Abbiamo un ricco Fuori Salone con appuntamenti che si espandono dal centro storico fino alla provincia, mentre in fiera ci sarà un intero “padiglione family”, una tensostruttura di quasi 3mila metri quadrati con proposte per le famiglie con bambini e ragazzi di tutte le età. Da segnalare la risposta entusiasta delle scuole al nostro invito: quest’anno avremo a Play ben 60 classi, per un totale di oltre 1.300 studenti della scuola primaria e secondaria, di primo e secondo grado, persino da fuori regione. E’ sempre più chiaro che Play è un festival per tutti, come lo è la funzione educativa del gioco stesso”.