MODENA: BUK, IN ARCHIVIO UN’EDIZIONE DA RECORD
(Modena, 26/03/2018) – L’11 edizione di Modena Buk Festival va in archivio con oltre 25mila presenze registrate nella grande tensostruttura di piazza XX Settembre, vera novità del festival che si è spostato per la prima volta in centro, dalla storica sede del Foro Boario. E Buk chiude con due novità annunciate dal direttore artistico Francesco Zarzana: «Il nostro festival arriva a inizio anno, ed è per la piccola e media editoria il vero termometro dell’andamento editoriale nei mesi a venire. Anche per questo vogliamo che il libro e il suo festival restino nel cuore di Modena anche l’anno prossimo, e per le edizioni a venire: costruendo eventi in grado di sostenere la proposta di Buk e dare visibilità alle novità delle case editrici. Il 2019 sarà l’anno della Slovacchia: il prossimo Paese che ci accompagnerà in un lavoro sul libro che deve avere valenza e respiro europeo». Quella di quest’anno è stata dedicata all’Olanda: un invito onorato con la partecipazione di molti artisti e molti autori, ma anche con la presenza per tutto il festival dell’Ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi in Italia, Josep Wijnands. La visita di Modena è stata l’occasione per ribadire che «gli olandesi amano l’Italia: oltre un milione di turisti all’anno visitano il Belpaese. E rispetto a una città come Modena le affinità crescono: tante biciclette, sembra quasi di stare a casa. Ma anche Roma migliora: negli ultimi 10 anni la sensibilità per le due ruote in Italia è decisamente aumentata». Modena Buk festival offre anche l’occasione di una conferenza stampa che apre lo sguardo alla più stretta attualità. Sulla questione migranti dichiara l’Ambasciatore Josep Wijnands: «Olanda e Italia sono unite perché membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, in questo biennio. E con occhio sinergico guardiamo anche noi alla questione migranti, che consideriamo un tema europea, non solo italiano. La frontiera del sud Europa è la frontiera di tutti, per questo vogliamo che l’Europa sostenga l’Italia come possibile nella gestione del flusso migranti». La mission in Italia dell’Ambasciatore Wijnands coincide con un momento delicato per l’evoluzione della governance italiana «Infatti vi osserviamo con attenzione – spigs Wijnands – Qualsiasi novità legata al governo Italiano ha conseguenze per l’Europa. Ma in Olanda ci abbiamo messo 7 mesi a formare una coalizione che adesso governa in forma di quadripartito: per questo siamo fiduciosi che l’Italia avra’ una governance idonea per contribuire a garantire, insieme agli altri Paesi, la stabilita’ dell’eurozona».