Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

L'Occasione , lun 01/12/2025

Scroll to top

Top

MODENA: A “MAT” SI PARLA DI ADOLESCENTI

MODENA: A “MAT” SI PARLA DI ADOLESCENTI
L'occasione Annunci

(Modena, 19/10/2025) – Nel 2024 il 9,7% della popolazione minorenne residente a Modena e provincia ha avuto un contatto con i servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) ovvero 10.742 soggetti) con un lieve incremento in numeri assoluti rispetto al 2023. Dati che appaiono in linea con quelli mondiali: nell’ultimo rapporto Unicef viene rilevato che un adolescente su 7 (circa 166 milioni di individui tra i 10 e i 19 anni) ha un disturbo mentale diagnosticato, con ansia e depressione che costituiscono il 40% delle diagnosi.

Lunedì 20 ottobre, nell’ambito di Màt – Settimana della Salute Mentale, l’Azienda USL di Modena dedica un’intera giornata a questo tema, con il convegno “SOS Adolescenza: quando il cambiamento fa rumore”: dalle 9 alle 17 presso la Tenda di Viale Monte Kosica a Modena si alternano gi interventi di 13 esperti che approfondiscono lo sviluppo psichico in adolescenza, la mente adolescente e le basi neurobiologiche, i setting di cura e l’integrazione socio sanitaria, fino all’autolesionismo, al rischio suicidario e alla psicofarmacologia dell’adolescenza.
La Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Sinpia),che sottolinea l’importanza di intervenire precocemente già in età evolutiva e di non trascurare i campanelli d’allarme nei bambini (disturbi permanenti del sonno; disregolazione emotiva; deficit di attenzione; difficoltà nelle relazioni sociali; ritardo nelle funzioni comunicative; disturbi alimentari).

Le cause dei disturbi mentali: quali sono i nemici della salute mentale di bambini e ragazzi?
I numeri confermano che il tema della salute mentale dei giovani richiede interventi urgenti ed efficaci. Per metterli in atto, però, bisogna andare alla radice di questi problemi e comprendere le cause dei disturbi mentali che colpiscono bambini e adolescenti. Nei loro studi, OMS e UNICEF sottolineano che i fattori di rischio sono molteplici e spesso interconnessi.
Tra i più rilevanti vi sono le esperienze traumatiche, come abusi, trascuratezza, violenze domestiche o separazioni familiari difficili, che segnano in modo profondo lo sviluppo emotivo e cognitivo dei minorenni.
Accanto ai traumi, un ruolo chiave è giocato dalle pressioni scolastiche e sociali, che negli ultimi anni si sono intensificate. La competizione scolastica, la paura di fallire e l’ansia da prestazione contribuiscono a generare insicurezza e stress, soprattutto in assenza di adeguati strumenti di supporto psicologico. A ciò si aggiunge l’influenza dei social media, che, sebbene offrano spazi di espressione e connessione, possono alimentare senso di inadeguatezza, isolamento e dipendenza da approvazione esterna. Il cyberbullismo, in particolare, è una minaccia crescente, che secondo recenti stime colpisce oltre il 15% degli adolescenti europei.
Un altro fattore cruciale è rappresentato dalla solitudine e dall’isolamento sociale, acuiti in modo drammatico durante la pandemia di Covid-19, che ha privato molti ragazzi di relazioni stabili e momenti di confronto con i propri pari.
Anche le condizioni socioeconomiche difficili, come povertà, precarietà abitativa e disoccupazione dei genitori, possono aumentare il rischio di sviluppare disagio mentale, esponendo i giovani a un costante stato di stress.
Infine, stili di vita poco salutari, come una cattiva alimentazione, la carenza di sonno e la mancanza di attività fisica, possono aggravare sintomi già presenti, contribuendo al peggioramento del benessere psicologico.