DA VIVALDI A BATTISTI: TRIS DI CONCERTI A CARPI PER MUNDUS
(Carpi, 23/03/2017) – Una rielaborazione originalissima dello Stabat Mater di Antonio Vivaldi che intreccia musica canto e danza; un omaggio ad uno dei più grandi autori della nostra musica leggera, Lucio Battisti, da parte di sei grandi musicisti italiani contemporanei; un altro omaggio, di una delle cantanti più apprezzate da pubblico e critica, ad uno dei compositori americani più amati di sempre, Burt Bacharach. Sono – rispettivamente – “Stabat Mater-Vivaldi Project” di Soqquadro Italiano, “Omaggio a Lucio Battisti” con tra gli altri Peppe Servillo, Rita Marcotulli e Fabrizio Bosso, e “Close to You-Karima Sings Bacharach” con Karima, gli appuntamenti (tra cui una Prima nazionale) in cui si articola Mundus – Concerti di Primavera 2017, la rassegna organizzata da ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e con il patrocinio della Città di Carpi, che si terranno presso il Teatro Comunale di Carpi mercoledì 29 marzo, venerdì 7 aprile e mercoledì 12 aprile tutti con inizio alle ore 21. Costo dei biglietti, 15 euro l’intero e 10 euro il ridotto. Si parte mercoledì 29 marzo con Stabat Mater-Vivaldi Project di Soqquadro Italiano: Vincenzo Capezzuto (voce e danza), Mauro Bigonzetti (coreografie), Claudio Borgianni (drammaturgia e direzione); le musiche sono da Antonio Vivaldi, con i musicisti Luciano Orologi (sax soprano, clarinetto basso e diamonica), Simone Vallerotonda (arciliuto), Gabriele Miracle (percussioni, toy-piano), Marco Forti (contrabbasso), Fabio Fiandrini (elettronica). Stabat Mater è uno spettacolo in cui musica, canto e danza si fondono per delineare una sorta di opera totale. Claudio Borgianni riscrive un Vivaldi totalmente nuovo e inedito dando la possibilità a Vincenzo Capezzuto di passare con estrema naturalezza dal canto, alla danza, a brevi stralci recitati, facendo sì che lo spettatore perda l’orizzonte dei confini tra i vari generi delle arti performative. Contributo importante è dato da Mauro Bigonzetti, tra i principali coreografi del panorama internazionale della danza e direttore del corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano, che s’inserisce con armonia in questo lavoro, riuscendo a dar vita ad una danza fortemente contaminata e teatrale.