CARPI: NEL WEEK END TORNA LA FESTA DEL GIOCO
(Carpi, 25/09/2019) – Dopo il grande successo ottenuto nelle precedenti edizioni (10.000 presenze nel 2016 e nel 2017 e 15.000 nel 2018), sabato 28 e domenica 29 settembre torna a Carpi la Festa del gioco, un grande evento di piazza dedicato quest’anno all’esplorazione, alla scoperta e all’invenzione per celebrare due importanti anniversari: i 50 anni dello sbarco sulla luna e i 500 anni dalla morte del genio fiorentino Leonardo da Vinci. Perché Leonardo da Vinci era un grande giocatore, scacchista, ma giocava anche con la meccanica, con l’arte e con la scrittura, e grandi giocatori erano anche gli astronauti che accettarono la sfida di arrivare sino alla Luna, un’impresa ritenuta impossibile sino a pochi anni prima. Ed è proprio grazie al gioco e al mettersi in gioco che adulti e bambini liberano la loro creatività e accettano la sfida di diventare esploratori dell’ignoto. Ideata e organizzata dal Castello dei ragazzi di Carpi, sostenuta dal Comune di Carpi con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna, l’evento mette al centro il gioco come strumento di stimolo e scoperta che “ci spinge ad andare sempre un po’ più in là”. Il centro storico e in particolare Piazza Martiri e il Cortile d’Onore diventano “i luoghi del gioco”, ovvero gli spazi che ospiteranno le attività di laboratoriali, dimostrazioni e le installazioni ludico-artistiche per bambini dai due anni, ragazzi e famiglie. Protagonisti di questa edizione saranno inoltre gli studenti delle scuole carpigiane che porteranno fuori dalle mura della scuola progetti e percorsi ideati per la Festa del gioco. Come afferma Davide Dalle Ave, assessore alla Scuola e alle Politiche Culturali del Comune di Carpi: “La Festa del gioco si misurerà ancora una volta con un pubblico di bambini e ragazzi, sempre attenti, esigenti e curiosi per i quali il Gioco è, e rimane l’attività più seria; essi esprimono il bisogno di giocare in libertà, di un gioco spontaneo, perché il gioco è come l’acqua, non può essere imbrigliata, altrimenti sfugge da tutte le parti. L’evento si svolge completamente all’aperto e in particolare nel centro storico: vie, piazze e cortili, perché è importante “impadronirsi e connotare” gli spazi per differenti funzioni, per riscoprirli e imparare non solo a vederli, ma a guardarli con un nuovo sguardo”.