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L'Occasione , mar 29/04/2025

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Barilla: Mai uno spot con famiglia gay. Scoppia la polemica

Barilla: Mai uno spot con famiglia gay. Scoppia la polemica
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“Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto ma perché non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale”. Sono le parole di Guido Barilla, presidente del gruppo Barilla, pronunciate a ‘La Zanzara’ su Radio 24, che hanno scatenato un turbine di polemiche sul web e non solo. “Noi – ha detto l’imprenditore – abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell’azienda”. “Uno non può piacere sempre a tutti ma rispetto tutti. Facciano quello che vogliono senza disturbare gli altri. Sono anche favorevole al matrimonio omosessuale – continua Barilla – ma no all’adozione per una famiglia gay. Da padre di più figli credo sia molto complesso tirare su dei bambini in una coppia dello stesso sesso”.

Le sue parole però hanno a tal punto sollevato polemiche, che durante la giornata il presidente del gruppo ha dovuto porgere le sue pubbliche scuse: “Con riferimento alle mie dichiarazioni rese ieri alla Zanzara, mi scuso se le mie parole hanno generato fraintendimenti o polemiche, o se hanno urtato la sensibilità di alcune persone. Nell’intervista volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all’interno della famiglia”. Le sue frasi hanno suscitato reazioni soprattutto su Twitter, dove l’hashtag #boicottaBarilla ha spopolato per tutta la giornata. L’imprenditore ha precisato di “avere il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione alcuna, per i gay e per la libertà di espressione di chiunque” e ribadendo “rispetto i matrimoni tra gay”. La nota ufficiale dell’azienda specifica che “nelle sue pubblicità rappresenta la famiglia perché questa accoglie chiunque e da sempre si identifica con la nostra marca”.

Fra coloro che hanno disapprovato le parole di Barilla, ci sono il ministro dell’Integrazione Cècile Kyenge, che ha detto: “Io non commento mai le esternazioni altrui. Piuttosto è lui stesso che dovrebbe commentare e chiarire”, e il gruppo Arcigay, che ha lanciato la campagna ‘Siamo tutti della stessa pasta’. “Se per il signor Barilla le famiglie formate da gay e lesbiche non fanno parte della sua tavola, siamo noi a votargli le spalle e a scegliere altri prodotti, culturalmente più sani e sicuramente più degni di stare sulle tavole degli italiani”, ha detto secco Flavio Romani, presidente di Arcigay.

Anche uno dei marchi concorrenti della nota azienda produttrice di pasta, la Buitoni, non ha esitato a condannare l’affermazione del patron della Barilla scrivendo sulla sua pagina Facebook: “A casa Buitoni c’è posto per tutti”.