Paltrinieri e Vandelli premiati dal Coni col Collare d’Oro
Due protagonisti d’imprese da non dimenticare. Due sportivi premiati con il massimo riconoscimento italiano. Gregorio Paltrinieri e Claudio Vandelli hanno un nuovo premio da custodire in bacheca: il Collare d’Oro. Un simbolo creato dal Comitato olimpico nazionale italiano vent’anni fa per rendere merito ad atleti, dirigenti e società di spicco del nostro Paese. Il fatto che il nuotatore carpigiano lo sia è fuori discussione. A ventuno anni, ha stupito il mondo del nuoto con alcune prestazioni straordinarie. Ultimo acuto, ma non in ordine d’importanza, il record nei 1.500 stile libero. A Netanya (Israele), sede dei Campionati Europei in vasca corta, ha fatto cadere un riferimento cronometrico che resisteva da quasi quindici anni. Il 4 dicembre di quest’anno ha abbattuto il riferimento di Hackett di oltre due secondi, con una semplicità apparente disarmante. Se poi si considera che quando va “lento” (come a Indianapolis nel “Duel in the pool”) termina a ridosso di chi (leggi Connor Jaeger) chiude con il primato americano, allora si può lecitamente pensare che l’obiettivo Rio 2016 non sia troppo lontano. Un’Olimpiade l’ha vinta, anche se il ricordo (quello sì) è lontano, il ciclista modenese. Era il 1984 e si era a Los Angeles. Era la seconda rassegna a cinque cerchi segnata dal boicottaggio, stavolta del blocco sovietico dopo lo “sgarbo” occidentale a Mosca 1980. Un veto che nulla tolse al vincitore della 100 chilometri. La storia colpisce ancora.