una proteina per combattere l’Artrite reumatoide
Nuove importanti scoperte, per la sua forma più grave, che resiste alle cure comuni e che colpisce il 25/30% delle persone affette da tale malattia. Una ricerca infatti, condotta pressol’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, e coordinata dal professor G.Ferraccioli, ha infatti scovato i “linfociti b“, quali colpevoli di questa resistenza farmacologica. La chiave è la proteina Zap70. Tali cellule, sono difficili da controllare e riuscendo a sopravvivere lungamente, provocano maggiori danni alle articolazioni. La nota positiva è che esistono già dei medicinali e dei protocolli atti a tenere i linfociti b sotto controllo, già usati proprio per i casi di leucemia. Ora verranno testati sull’artrite reumatoide e se funzioneranno, come si crede, si avrà presto una nuova cura per questa malattia che colpisce in Italia circa 240.000 persone. Inoltre queste cellule, non sono responsabili solo dell’aggressività dell’artrite reumatoide, ma anche in caso di altre malattie autoimmuni come il lupus e la sclerodermia.