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L'Occasione , lun 20/10/2025

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BOLOGNA: LA STORIA DI DEBORAH IN MOSTRA ALLA “LERCARO”

BOLOGNA: LA STORIA DI DEBORAH IN MOSTRA ALLA “LERCARO”
L'occasione Annunci

(Bologna, 15/09/2021) – In ragione della dimensione sociale svolta dall’arte e nella volontà di offrire un servizio pubblico attraverso i linguaggi propri alle arti visive, la Raccolta Lercaro è lieta di accogliere negli spazi espositivi del primo piano una piccola mostra fotografica sul grande e delicato tema del tumore al seno.
La malattia, che ogni anno interessa un’alta percentuale della popolazione femminile mondiale, coinvolge non solo l’ambito individuale, ma ha un portato drammatico anche sulla dimensione sociale che ruota attorno alla vita di chi ne è colpito. E gli effetti non riguardano solo il piano strettamente fisico, corporeo, ma anche le dimensioni più intangibili dell’essere umano: la mente e lo spirito.
Nell’intimo delle persone toccate dal tumore – gli ammalati in primis, ma anche i familiari, gli amici e tutti coloro che, in diversa misura, sono coinvolti – spesso si aprono domande esistenziali che mettono a nudo il tema della morte, del senso della vita, della fede, della speranza e della paura.
La Raccolta Lercaro, nella convinzione che l’arte abbia la funzione di suscitare domande e stimolare riflessioni accompagnando ciascuno, secondo la propria sensibilità, nella ricerca di senso sottesa all’esistenza, propone un percorso espositivo che è soprattutto occasione di confronto.
La mostra Deborah Mangolini, il mio secondo compleanno presenta una quindicina di scatti fotografici realizzati da Tiziana Bertacci e Lorenzo Baldoni a Deborah, una giovane donna bolognese che ha affrontato e superato la malattia trovandosi inevitabilmente a confrontarsi con le trasformazioni del suo corpo e di se stessa.
È lei, attraverso l’obiettivo dei fotografi e il sapiente make up di Silvana di Falco, a raccontare questa evoluzione e la presa di coscienza di una nuova fase di vita.

Un controllo come tanti. Un’ombra. La scoperta della malattia e la decisione di non arrendersi. «Lo dovevo a mia figlia che all’epoca aveva solo sei anni e mezzo». Deborah Mangolini ricorda così quel fulmine a ciel sereno che ha cambiato la sua vita: un tumore al seno diagnosticato a 38 anni «quando ero al top della mia forma fisica».
Da lì è iniziato un percorso difficile tra mastectomia, chemio e farmaci fino a quella che lei chiama «una rinascita», un percorso che è diventato un libro dal significativo titolo “Il mio secondo compleanno” (Bonomo Editore) e una mostra fotografica omonima.
«C come combattere. Una parola da pronunciare sottovoce o meglio da non pronunciare affatto. È strano come una semplice parola abbia tutto questo potere. Quando incontri il cancro impari il valore e il peso di questa parole… davanti a una sfida puoi decidere se perdere o vincere».

Mostra aperta fino al 6 gennaio 2022