L’Emilia-Romagna elimina il dialetto
TUTELARE il dialetto significa tutelare la tradizione o, se preferite, le radici, tanto spesso invocate in discorsi di circostanza da gente a cui, evidentemente, delle radici importa poco o nulla. Non dimentichiamo che la lingua italiana deve moltissimo ai dialetti, idiomi che hanno costituito per secoli un enorme serbatoio al quale hanno attinto non solo la gente comune ma anche gli scrittori. In Romagna, nell’immediato dopoguerra, il dialetto era stato bandito dalle aule scolastiche perché evidentemente era considerato una lingua di serie B, ma poi qualcuno si accorse che sarebbe stato un gravissimo errore osteggiare questo immenso patrimonio linguistico e dalla nostra regione arrivò puntuale la legge per la sua tutela. Oggi, dopo vent’anni, si cancella tutto e buonanotte suonatori. Ci piacerebbe, però, conoscere i motivi che stanno a monte di questa inspiegabile abrogazione. È forse chiedere troppo?