Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

L'Occasione , lun 16/06/2025

Scroll to top

Top

No Comments

Sei ville diventano un film drammatico

Sei ville diventano un film drammatico
L'occasione Annunci

Quando la “Bestia” si è scrollata il 20 e 29 maggio del 2012 in pochi secondi non solo ha distrutto vite e provocato dolore, paura e danni giganteschi all’economia della Bassa, ma ha terribilmente interrotto il sistema di identità territoriale. Tutti, abitando un territorio, hanno alcuni punti di riferimento in cui si riconoscono: il campanile, il municipio, un cinema. Tra questi, di proprietà privata ma molto importanti per “riconoscere” il proprio paese, ci sono anche le ville e i caseggiati antichi. Alcune residenze sono state al centro dell’anteprima del film “6 ville” realizzata dai comuni di Modena e Medolla: il documentario, realizzato dagli architetti Lucio Fontana e Marina Speziale e dal documentarista Luca Palestini. L’altra sera, dopo la visione all’auditorium pieno di cittadini, si è dibattuto sul tema, facendo il punto su come procede la ricostruzione post sismica partendo appunto dalle 6 ville: Bencivenni-Delfini, Fatima Miris, Ferri Personali, Escher, Molinari, Raisi e Pivetti Pacchioni.

Le storie del filmato sono state discusse dal sindaco Filippo Molinari, dal presidente dell’Assemblea regionale Palma Costi, dall’assessore regionale all’urbanistica Alfredo Peri, dagli autori, dal responsabile Lavori pubblici di Modena Fabrizio Lugli e dal direttore della Gazzetta di Modena Enrico Grazioli.

Intanto il punto sulla situazione: «Da pochi giorni – spiega Peri – è operativo il piano di intervento 2013-14. Si tratta di 530 milioni di euro che non basteranno a coprire tutto. Inoltre occorre discutere di che fare di luoghi privati ma così importanti per tutti, con qualche proprietario penseremo alla funzione pubblica. Ovviamente, più in generale, la soprintendenza non può fare solo il guardiano della torre. Occorre sapere che il territorio non deve essere bello solo per la gita della domenica perché i paesaggi veneto e toscano sono così perché al tempo erano paesaggi economici. Dunque occorre discutere di questi temi per salvare i luoghi».

Lugli ha ricordato il percorso del video: «La Biennale d’architettura di Venezia ci chiamò a discutere di tutto ciò l’anno scorso perché l’Emilia è considerata all’avanguardia su questo».

Se il sindaco Molinari ha ricordato che il destino di ogni villa lesionata sarà diverso, la presidente Costi dà un messaggio di speranza: «Ricostruiremo tutto e in modo più sicuro». Chiude il direttore Enrico Grazioli: «Il video è un contributo importante e invito tutti a pensare a quel che dice una proprietaria nel film: l’attenzione alle radici e all’amore della natura che si è ribellata è illuminante. Qui c’è un passo diverso, lo vedo anche dalla facce della gente».

Submit a Comment