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L'Occasione , gio 25/04/2024

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LA PROTESTA DEI FORCONI

LA PROTESTA DEI FORCONI
L'occasione Annunci

I forconi ricordano gli strumenti contadini delle prime rivolte nelle piazze e le intenzioni antiche dei pastori sardi e di Federico De Floris, allorchè pronunciò la frase: -Dobbiamo prenderli a forconate. Nelle proteste delle scorse settimane di agricoltori e allevatori c’era infatti molto di più: c’erano i trasportatori (quelli lasciati fuori dal contratto nazionale), disoccupati, anarchici, ospiti di centri sociali, indignati, ecc. Sotto i palazzi del potere hanno avanzato pure le proteste contro gli ultimi scandali dei rimborsi. Danni a Torino Genova e Roma. La protesta continuerà ad oltreanza diversi giorni. Bisogna meditare. O si risolvono i problemi o potranno diffondersi a macchia d’olio le manifestazioni. Rabbia e fame, disoccupazione, tasse e insoddisfazione per questa classe politica, possono degenerare. Grillo e Berlusconi sono con i forconi. Il primo invita i poliziotti ad associarsi, facendo incazzare Alfano, il secondo deve cavalcare tutto. I forconi ora dicono che per sopravvivere è di rigore praticare l’evasione fiscale. I capi sono l’indipendentista del Veneto Lucio Chiavegato e Augusto Zaccardelli, segretario del movimento autotrasportatori, e Mariano Ferro al Sud. Non vogliono né sindacati, né partiti. Avanti con le proteste ma senza tafferugli.