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L'Occasione , ven 19/12/2025

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FERRARA: LA “PASSIONE DI CRISTO” SECONDO PLACIDO

FERRARA: LA “PASSIONE DI CRISTO” SECONDO PLACIDO
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(Ferrara, 29/03/2021) – “Non ho messo in scena Cristo. Cristo non si mette in scena. Ho messo in scena un pazzo che si crede Cristo. Un Cristo quasi Caravaggesco, uno degli ultimi che si nasconde in un teatro polveroso e dimenticato, percorrendo il suo Golgota. Oggi il teatro chiuso è il Golgota”. Così Michele Placido, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara anticipando alcuni contenuti del suo spettacolo, tra cinema e arte teatrale, ‘Passio Christi’, che riprende anche alcune poesie di Mario Luzi scritte per la Via Crucis al Colosseo del 2 aprile 1999. L’appuntamento con la messa in onda sarà proprio il 2 aprile, alle 21 sul canale Youtube del Teatro.

Il progetto, che unisce teatro e cinema, è prodotto dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara da un’idea di Michele Placido su testi, oltre che di Mario Luzi, anche di Dario Fo e Salmi biblici a cura di Moni Ovadia. Il lavoro artistico è stato girato in questi giorni, proprio nella città estense, con il direttore Ovadia, insieme a un cast e a uno staff che parla molto ferrarese: tre ragazzi della scuola d’Arte cinematografica Florestano Vancini (Gianluca Ferroni, Marco Sansoni e Filippo Romanelli, il primo attore in scena, gli altri in regìa), Amira Ech Cherrate, allieva del Centro Preformazione Attoriale di Ferrara, il Coro dell’Accademia dello Spirito Santo diretto da Francesco Pinamonti, Antonio Aiello dell’orchestra Città di Ferrara. Anche alcuni tecnici del teatro sono stati scelti da Placido per interpretare alcune parti, mentre riprese, montaggio e postproduzione sono di Civetta Movie. Il ‘Cristo’ sarà l’attore Vito Lopriore, con le interpreti femminili Daniela Scarlatti e Sara Alzetta. Nella creazione video e regìa – a fianco di Placido – anche Toni Trupia, che anticipa: “Sarà un lavoro a teatro con la forma di un piccolo film, con il suo respiro, la sua scansione, la sua ricchezza visiva”.

“E’ stata una grande avventura” – dice Placido – È un momento buio per l’umanità. Anche il teatro è diventato luogo di Passione, perché chiuso, nonostante la sua storia antichissima”. Un tema ripreso anche da Ovadia: “Abbiamo lavorato in un clima fantastico, malgrado la condizione dolorosa, perché la gente di teatro vede i propri luoghi ingiustamente serrati. Nel tempo delle chiusure stiamo lavorando assiduamente per dare vita al teatro”.